"Non c'è nessuna passione più potente della passione dell'amore, dice Samuel Beckett, e questo fantasy-short italiano (ma girato a Parigi, all'ombra di Notre-Dame) lo dimostra..".
UNA FIABA MODERNA - Ambientato sulle rive della Senna - in un surreale teatro galleggiante chiamato Metamorphosis - e molto parigino anche nel cast (Fabien Gauthier, Julie Panier, Xavier Mussel). Questo è Monsieur Quiconque, diretto da Adalberto Lombardo, un corto che tratta un tema universale e vuole parlare a tutti, come il suo titolo ci svela: "Monsieur Quiconque", infatti, vuol dire in francese "signor chiunque".
Un'opera che parla d'amore sincero, ma non del tutto ricambiato, e di tutte le fattezze che rappresentano appieno l'umano: la fragilità, la rabbia, la passione, l'accidia.
M. Q. è l'empatico per eccellenza, nella sua forma più letterale. Un'opera che parla d'amore sincero, ma non del tutto ricambiato, e di tutte le fattezze che rappresentano appieno l'umano: la fragilità, la rabbia, la passione, l'accidia. Racconta di una compagni di attori dal talento discutibile, di un uomo che si è reso schiavo di tutti pur di non dover accettare se stesso e il proprio valore, che a volte fa più paura dell'infelicità. Un mondo sospeso tra realtà e fantasia, una fiaba moderna, aiutata da musica soave (Luca Longobardi) e dal ritmo e dalla poesia delle parole di Beckett: monsieur Quiconque vuole invitarci dissuaderci. da ciò che crediamo impossibile e ricordarci che il vero potere è quello di essere tutti legati da sentimenti che, se pur a volte non importanti, rappresentano l'unica vera certezza umana.
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